ing. Gian Marco Occhibove Aeromodellismo - F3J - F3K - pendio

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Ecco il mio nuovo DLG, con nome sempre più fantasioso.

Solita pianta a tre rastremazioni ispirata alla serie Aspirin-Salpeter, ampiamente studiata con XLFR5:

La superficie alare è 22,5 dmq, la distanza fra i BE delle ali e del quota è 73 cm, i profili sono quelli dell'SGII molto modificati: il ventre non è piano, il dorso è piano. Il diedro è di 6,3°.

Le novità di questa versione:

fusoliera laminata in un pezzo unico, con tutto i vantaggi di peso e riduzione dei punti di frattura dovuti all'unione di parti con differente rigidità
ala laminata in un pezzo unico, con il vantaggio del risparmio di peso e degli incollaggi non bagnato su bagnato

Il tubo di coda è a sezione ovale. La sezione della fusoliera è al massimo 25mm per 30mm di larghezza, il tubo di coda all'attacco col BU delle ali è 15mm per 20mm. La fusoliera è veramente stretta, solo pochi modelli di servi (fra l'altro messi sdraiati) possono entrarci:

Ecco lo stampo della fusoliera e due fusoliere:

Ecco come ho laminato la fusoliera:

Ho laminato i tessuti sulle pareti dello stampo lasciando 5mm di carbonio tela da un semistampo per la chiusura
Ho asciugato con carta assorbente
Ho attaccato il laccio emostatico nella punta della fusoliera e ho chiuso lo stampo tenendo il laccio teso
il pallone va tenuto costante a 0,8 -1 atm

La fusoliera definitiva è laminata con 2 strati di carbonio UD da 80 esternamente + internamente vi è 1 strato di carbonio tela da 90 nel tubo di coda e vari strati di carbonio nella zona pod. La fusoliera intera pesa 35 grammi.

Ecco la cappottina in textile ricavata anch'essa da stampo e la lastra di carbonio che ho laminato per realizzare il supporto servi

I piani di coda sono in verto da 25 con cerniere e BE in kevlar da 25 e rinforzi in carbonio UD. Il peso è 6,9g il direzionale (poco più grande di quello del SGII) e 7,7g il piano di coda (superficie 2,43 dm^2).

La superficie della parte mobile del direzionale l'ho ridotta per ridurre la forza che si oppone al servo durante il lancio. Nel volo non ho apprezzato alcuna differenza.

Le ali sono in poli bianco ad alta densità (35kg/m^2), incassati ci sono alcuni rowing di carbonio e il BE è in carbonio da 90:

Taglio del kevlar da 60 (notare la marca delle forbici)...

La ricopertura dell'anima è stata effettuata secondo il procedimento descritto nella sezione "consigli".

Il BE è in carbonio da 93 in diagonale, sempre incollato con la colla a contatto 3M77+ UHU por e poi ripassato con resina durante la laminazione.

Le ali sono in kevlar da 60 raddoppiato alla radice. Il longherone è in carbonio da 80, l'ala è irrobustita con carbonio da 90 nei punti più sollecitati.

Dopo aver laminato i tessuti sul mylar, ho rullato energicamente i tessuti.

L'ala è stata laminata tutta assieme (ho costruito un supporto apposito). Appena fuori lo stampo, l'ala pesava 136g, poi ho rinforzato il poli internamente alle cerniere e ho messo altri 4 grammi.

Il kevlar laminato si taglia per bene solo con un tagliabalsa affilato continuamente. Stavolta il taglio degli alettoni mi ha fatto perdere tanto tempo, per la difficoltà di lavorazione del kevlar. La fessura degli alettoni è larga qualche decimo di mm. Tale movimento si realizza tagliando la fessura 3 o 4 mm dopo la cerniera (più verso il BE) e scavando all'interno l'estruso con della carta vetrata.

Il modello è stato montato con diedro longitudinale pari a 0. Rispetto alla fusoliera, sia l'ala che il piano di quota hanno una incidenza di 2°.

L'ala è montata tramite 3 viti di nylon da 5 mm. Dalla foto si nota la fessura degli alettoni, il raddoppio dei tessuti e le viti:

Il modello finito visto da sotto. Il piano di quota è montato sotto la fusoliera.

Dettaglio degli alettoni: l'asta è da 1mm, stesso il foro nella fusoliera funge da ordinata. Dalla foto si nota anche il punto in cui ho posto il CG (82 mm dal BE).

Vista dell'elettronica, finalmente ordinata:

Il modello completo pesava al collaudo 280g, ed è bilanciato con 10g di piombo in punta per via del piano di coda molto grande.

L'elevatore è unito al boma tramite un piccolo profilo di poli ricoperto da carbonio UD. Gli incollaggi sono effettuati con resina da laminazione o uhu plus 24h.

Il comando dei pianetti è realizzato con filo di kevlar (trattato con Vinavil, grazie Mauro).

Dalla foto si nota la piccolissima fessura del direzionale. Il quota è fatto allo stesso modo.