Supergee II modificato

Premessa

Appena scoppiò la moda dei DLG , non ne rimasi particolarmente colpito. Andai anche a una manifestazione ad Ali Campestri a Roma in occasione del Barone Rosso Day e i dlg non destarono il mio interesse. Diversamente mi colpii un modello da F3J.

Poi, avendo provato il dlg del mio amico Massimo Carnevale, rimasi estremamente colpito dalla grazia del volo, dall'efficienza e dalla robustezza e decisi di realizzarne uno: il SupergeeII di Mark Drela. Volevo però personalizzarlo al massimo e non comprare nulla di già fatto. Le ali sono come da progetto di Mark Drela, per il resto ho applicato altre soluzioni.

Il tubo di coda

La prima cosa che ho realizzato è il tubo di coda, ricavato, così come l'amico Mauro Vignola mi ha suggerito, dalla calza di carbonio commercializzata da Schaller di diametro 8-25. Per prima cosa mi sono procurare un segmento di canna da pesca, diametro da 8-10mm a 12-14mm e lunghezza circa 1m. Poi ho ricoperto la calza con un pezzo di carta da forno lungo circa 2 metri messo a spirale e bloccandolo alle eatremità, ho dato anche una spennelatina di cera sulla carta da forno. Finalmente si infila la calza lungo la canna e si ricopre abbondantemente di resina per far impregnare bene la calza. A tal proposito c'è chi impregna il carbonio usando la canna come un matterello e chi invece usa un rullo di spugna molto impregnato. Io ho provato entrambi le soluzioni e preferisco la seconda. Si sistema la calza impregnata se per caso le maglie si sono spostate un pò e poi infila tutto in un tubo di termoretraibile facendo attenzione che non sia un termorertraibile con colla a caldo nel lato interno. Io ho buttato un tubo appena fatto a causa di ciò. Più il termoretraibile è stretto, migliore è il risultato finale poichè la pressione distribuisce la resina. Dopo l'indurimento (io ho usato la 721 di schaller) si taglia il termoretraibile e si sfila il pezzo di canna dal tubo di coda che abbiamo ottenuto facendo forza il meno possibile. Normalmente la carta da forno rimane nel tubo di coda e si estrae con un tondino di acciaio.

Al terzo tentativo ho ottenuto la calza della foto, che non è eccellente, ma è abbastanza rigida e pesa solo 16 grammi incluso due rowing sottili che corrono ai lati del tubo e che non si vedono in foto. Non è lucida perchè sopra il carbonio ho messo un'altra striscia di carta da forno per essere sicuro di sepasrarla dalla canna da pesca. Il prossimo tentativo userò del carbonio unidirezionale e della fibra di vetro diagonale.

 

La fusoliera

Per quanto riguarda la fusoliera, o per meglio dire il bulbo della fusoliera, mi sono distaccato dal progetto di Drela perchè ho pensato di utilizzare una specie di supporto per le ali che mi consentisse di tenere le ali dritte rispetto la fusoliera e anche come soluzione aerodinamica. La forma della cappottina l'ho ricavata tramite il trapano a colonna: ho preso un pezzo di estruso e gli ho messo un tondino di acciaio di traverso, a mò di spiedino, poi l'ho fatto girare nel trapano a colonna, con una estremità nel mandrino e l'altra in un cuscinetto bloccato in fondo al trapano e modellandolo con un dremel. A lavoro ultimato ho tagliato la cappottina (per avere una fuso più robusta, vedi prossime foto) e ho ricoperto tutto con nastro adesivo. Per la resinatura ho usato 2 strati di fibra da 40, con vari rinforzi in rowing di carbonio e kevlar. Impregnavo i pezzi di fibra (piuttosto piccoli) e poi li applicavo sulla forma. Per la prossima fusoliera userò del kevlar sottile + carbonio.

Infine ho preso dei termoretraibili di diametro diverso e ho cercato di coprire il più possibile.

A lavoro ultimato la fusoliera si presentava molto liscia, tanto che non è stato necessario usare la carta vetrata. La fusoliera e la cappottina sono state fibrate in due momenti diversi.

Per eliminare il poli, ho utilizzato la acqua ragia. Ho fatto in modo che il diluente non corrodesse il poli contenuto nel supporto delle ali. Il bulbo della fusoliera, come suggeritomi da Mauro, è incollato al tubo tramite un impasto di resina e pezzetti di carbonio colato da un buchino praticato sul bulbo.

Piani di coda, rinvii ed elettronica

Ho voluto provare a usare un sistema tuttomobile per l'elevatore e, da una piastrina di alluminio da 1mm ho ricavato le sagome che si vedono in figura. Poi ho impregnato un doppio strato di nastro di carbonio da 200 e l'ho messo in queste sagome ottenendo le forme di figura, che finite pesano 1,5 grammi. Una delle due forme andrà incollata ai piani di coda, l'altra al tubo di coda. Come cerniere ho usato dei piccoli pezzi di tondino di acciaio.e attorno ai fori ho messo del rowing di kevlar applicato con il ciano (vedi foto).

 

Per i piani di coda non ho trovato balsa da 3mm sufficientemente leggera, ho così dovuto farli in balsa da 2mm e ricoperti con fibra da 27 resinata con la 285 di Schaller su delle forme di PVC poi poggiate sulla balsa e messe nel sacco del vuoto. Il peso finale, compreso un pò di colore messo direttamente sul PVC, è stato di 13 grammi. Per irrobustire il direzionale, ho resinato un rowing sulla parte di direzionale che tocca terra e ho tagliato la parte mobile come in fugura. La soluzione ha pagato perchè il direzionale è molto resistente agli urti che prende sui terreni pietrosi. Per unire il direzionale al tubo, ho praticato uno scasso nel direzionale e ho applicato del tessuto carbonio-kevlar per rendere l'unione più solidale e anche per una ragione estetica.

Le squadrette sono ricavate da un pianetto di carbonio sempre ricavato resinando due strati di nastro di carbonio.

Il prossimo DLG che farò avrà i piani di coda in poli tagliati con la TGA.

Come rinvii ho utilizzato del tondino di carbonio da 1mm e un bowden di teflon sottile. Il bowden attraversa il tubo di carbonio che in quel punto è irrobustito con rowing di carbonio. Non ci sono gioghi di nessun tipo, visto anche l'ottima qualità dei servi utilizzati (da 7 grammi e cuscinettati). Come è evidente dalla foto, anche i servi degli alettoni sono in fusoliera invece che nelle ali, consentendomi di spostare una dozzina di grammi in avanti.

Le batterie usate sono 4 elementi kan da 250mAh, e con il tester a led di figura controllo la carica della batteria. La ricevente è una mini da 7 grammi con sistema DSP.

Ali e assemblaggio

Le ali sono state tagliate con la TGA del mio amico Enzo Di Fusco, incollate e resinate con fibra di vetro da 40g messa in diagonale e con vari rinforzi nei punti sollecitati come la radice, il BE e BU e l'estremità della semiala sinistra (dove sta il piolo di lancio). Il longherone è una striscia di UD di carbonio da 80g/m^2, spesso circa 35mm. La resina utilizzata è la 285 di Schaller. In corrispondenza degli attacchi degli alettoni ho messo del tessuto di kevlar per evitare cricche indesiderate durante i lanci più forti e contemporaneamente per irrobusire le zone di giunzione ali-fusoliera (in cui il tubetto di carbonio, sede della vite di nylon, attraversa l'ala).

Ho impregnato i tessuti su delle sagome di mylar grandi poco più delle semiali. Su tali sagome avevo tracciato, con un pennarello indelebile, la forma esatta delle semiali. Ho fatto tantissima attenzione alla quantità di resina messa poichè è quella che condiziona il peso finale. Ho usato un rullino di spugna. Ho provato anche ad usare la spatola ma trovo che il rullo sia più comodo perchè, se usato poco impregnato, consente di trasferire resina da un punto più impregnato a uno meno impregnato. Alla fine ho ritagliato il mylar esattamente della dimensione delle semiali e l'ho poggiato sulle anime. Ho poi poggiato sul "panino" due fogli di PVC rigido da 0,2 mm (in vendita da Castorama in rotoli e spesso chiamato impropriamente "crystal") poco più piccoli delle semiali che mi hanno consentito di ottenere una superficie perfetta. Il tutto poi l'ho messo nel sacco a vuoto autocostruito (una semiala alla volta).

Ho poi unito le ali con altro UD da 80 g/m^2 e vetro (risultato in in figura), sia sul ventre che sul dorso, per avere la massima rigidità possibile. Il peso dell'ala ottenuta mi ha sorpreso positivamente, poichè l'ala completa, completa di squadrette e piolo, pesa 125 grammi (appena resinata, la semiala pesava 54 grammi).

Le cerniere sono ricavate stesso dalla fibra, in pratica sul ventre delle ali ho praticato un taglio a V e con un dischetto da taglio del dremel a mano ho inciso materiale fino ad arrivare al tessuto superiore, con un ottimo risultato. I rinvii degli alettoni sono costituiti da tondino di acciaio da 0,5mm semplicemente piegato in prossimità delle squadrette incollate agli alettoni. Il comando è stabile perchè il rinvio è montato in maniera tale da flettere sulle squadrette degli alettoni e quindi il tondino non esce fuori dai fori. Tale sistema ha il vantaggio della rapidità di montaggio: montare il DLG è questione di un minuto.

Per fissare le ali ho utilizzato in un punto il supporto per le ali visto prima (al cui interno ho incollato un tubetto di carbonio di diametro interno uguale al tondino di carbonio sulla giunzione delle ali) e nell'altro punto ho legato, tramite il resistentissimo rowing di kevlar + ciano, un tubetto filettato di legno duro al tubo di carbonio. Tale sistema è molto robusto e non flette assolutamente, tanto che il prossimo dlg adotterò il sistema del tubetto di legno filettato in entrambi i punti di ancoraggio dell'ala al tubo (come fra l'altro consiglia Drela), in maniera tale da risparmiare 5-10g di peso di fusoliera.

Il piolo di lancio è un tondino da 6mm di diametro e dei dischetti di carbonio. Il piolo di lancio è arretrato di 5mm rispetto al baricentro consigliato da Drela.

 

 

Il volo

Il supergee vola eesattamente come mi aspettavo, in pratica "galleggia" nell'aria, e permette di sfruttare tutte le ascendenze. Peccato che, nascendo durante il natale del dicembre 2006, non ha potuto sfruttare delle termiche che abbondano nei mesi più caldi.

All'inizio avevo applicato il baricentro come suggerito da Drela ma col tempo ho tolto piombo fino a arretrare il baricentro di 5 mm da dove consigliato. In tal modo il modello, con 5 grammi di piombo, pesa 270 grammi.

 

Domenica 28 gennaio 2007. Una piccolissima collinetta e un pò di vento da sud (che in questa stagione è proprio strano) e si vola in dinamica a fare quota a caccia di termiche!

 

 

Nuova fusoliera più robusta:

Qualche video:

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