ArtHobby JK Thermic

 

 

 

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Schema del modello, link dal costruttore:

http://www.arthobby.com/util.php?task=getMedia&id=625

Contenuto del KIT:

 

Mi serviva un aliante da sondino, in grado di stare su con poco, ma non lento, dotato di motore in maniera tale effettuare un eventuale recupero. Inoltre tale aliante mi sarebbe servito per trasportare una videocamera in quota. Per finire, avrebbe dovuto atterrare in pochissimo spazio, eventualmente per usarlo nel pendio vicino casa, quasi privo di atterraggio.

Visto che avevo un ArtHobby JK Thermic da qualche anno fermo nella scatola, ho deciso di modificarlo completamente:

- fibrando le ali e verniciandolo per renderlo più robusto ai graffi e consentirmi di montare le cerniera in kevlar da 60

- realizzando sia gli alettoni che i flap. Il profilo, un HN1033, è stato progettato per essere a profilo variabile

- modificando la fusoliera per ospitare l'elettronica aggiuntiva

- motorizzandolo con un motore adatto agli alianti: Hyperion G2220-10

- rifacendo completamente i pianetti per rendere il quota smontabile e tuttomobile, più immune agli urti delle pietre in pendio ecc.

 

ALA

La fibratura la appesantisce parecchio. Oltre alla fibra, ci sono vari rinforzi in carbonio da 93g/m^2 e il colore dato verniciando il supporto (il solito metodo descritto QUI).

La vernice utilizzata è una bicomponente a base sintetica per auto.

Per avere le massime escursioni possibili, la cerniera dei flap è sul ventre mentre quella degli alettoni è sul dorso.

La fibratura appesantisce il modello in maniera sensibile. Ecco il semipannello centrale prima e dopo la fibratura.

 

 

Il colore rosso è stato ottenuto sovrapponendo il trasparente + tintura rossa al bianco. Nella prossima foto si nota anche la fessura dell'alettone, ridotta al minimo possibile praticandola più avanzata rispetto alla cerniera e scavando internamente per far spazio allo spigolo della parte mobile:

 

 

PIANI DI CODA

Il piano di coda originale è in balsa tenero e lo stabilizzatore capita molto vicino al terreno e soggetto a urti. Quota e direzionale originali pesano 27 grammi non montati, a questo va aggiunta la quasi necessaria fibratura (a meno che non si adotti la coda a V o altro) e le squadrette.

Ho pertanto deciso di rifare completamentei piani di coda. Per avere la massimao portabilità, il quota avrebbe dovuto essere smontabile e alto dal terreno, quindi o a T o a croce. Il T è più semplice da realizzare del croce, ma richiede un direzionale molto robusto. Pertanto ho realizzato il croce tutto mobile come nelle prossime figure.

Foto delle anime tagliate con la TGA e con il portabaionette già incollato. Le dimensioni sono state calcolate col solito programma XFLR5, impostando come K il valore 0.46, giusto, a mio parere, per un aliante principalmente da termica che faccia anche qualche acrobazia.

Come baionetta, c'è un piccolo tubo di carbonio da 3mm e un tondino da 1mm. I portabaionetta sono un bowden di plastica e un tubetto di alluminio.

 

Direzionale e striscia di kevlar da 60 (stirata) usata come cerniera:

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Fibratura con carbonio da 93. Nonostante sia un tessuno molto costoso, ne avevo un angolo troppo piccolo per usarlo per un'ala, pertanto l'ho utilizzato per questo modello:

 

Ecco la squadretta del tuttomobile. Così come ho fatto per l'Heavy Carbon, la baionetta è fissa mentre la squadretta ruota su boccole di nylon autocostruite. I motivi di questa scelta sono esposti nell'articolo sull'Heavy Carbon LINK

 

I pianetti finiti pesano 38g:


Foto dei pianetti finiti e montati. Da notare la fessura del direzionale:

 

Il direzionale è scavato all'interno per ospitare la squadretta. Pertanto, in fase di ricupertura, è stato raddoppiata la quantità di carbonio nei punti giusti.

 

Dopo aver montato motore (che pesa 88g) e ogiva, ho visto che mancavano 35g di peso in punta, e quindi ho realizzato, tramite fusione e successiva lavorazione, un dischetto di piombo di 35 grammi che ho montato sul parafiamma.

Sto valutando di adottare un riduttore o un motore differente per eliminare il piombo e incrementare le prestazioni (o ridurre i consumi).

 

 

MONTAGGIO

 

Ecco l'escursione dei flap nel butterfly:

 

La squadretta del flap sporge di pochissimo sul dorso:

 

I comandi degli alettoni sono sul ventre del modello.

Foto del ventre del modello:

La ArtHobby ha progettato l'ala con una freccia tale da tenere allineato il BU. La pianta alare è molto semplice, le corde abbastanza strette.

 

L'installazione dell'elettronica in fuso è stata un pò complicata perchè di spazio ce n'è pochissimo, oltretutto si tratta di un modello nato per non ospitare il motore. Tutta la parte frontale è presa dal motore, batterie e regolatore (che ci stanno forzando un pò), mentre i servi sono montati con un certo angolo per ottimizzare tutto lo spazio disponibile. Sotto l'ala prende posto anche il connettore MPX, la ricevente e l'UBEC. I cablaggi sono stati realizzati per consentire a tutti i componenti di entrare nell'angusta fusoliera.

 

Ecco il modello finito: 1135g, 29g/dm^2, 5° diedro

 

Il volo

Il motore è adeguato a tirare a candela il modello, ma con un rateo di salita non fulmineo.

Non è un modello paragonabile a un F3J come efficienza e capacità in termica ma, se ben settato, va comunque bene sia in pianura sia in pendio, nelle giornate di magra. Sicuramente va molto meglio del Cularis.

In termica stringe abbastanza bene, soprattutto se flappato, non sale come uno dei miei F3J o un F3K, ma è poco impegnativo. Con le superfici mobili a 0 o leggermente in su, corre in maniera inaspettata.

In acrobazia non va male, per un tonneau decente occorre una grossa quantità di differenziale. Sulla radio ho programmato 3 fasi. Nella fase di volato/acro ho messo il 50% di differenziale e nessuna miscelazione alettoni-direzionale. Nella fase di termica ho la miscelazione alettoni-direzionale fissa al 30% e poco differenziale. Ho provato ad eliminare il differenziale nella fase di termica (come generalmente faccio con gli altri modelli da termica) ma il modello in virata si scompone un po'. Il profilo variabile funziona bene.

Lo stallo è quasi inesistente, il modello semplicemente abbassa il muso, lentamente, perdendo pochissima quota, lo consiglierei anche ad un principiante. Una volta l'ho lasciato a un novizio assoluto, un pilota di alianti full-size, con una radio a doppi comandi, ed in mezz'ora è stato in grado di governarlo.

Con il butterfly, il modello perde quota in pochissimo spazio, e nella discesa è stabilissimo.

Se non fosse così complesso da realizzare, lo vedrei come aliante dopo l'Easy Glider.

Complessivamente un aliante divertente, performante, poco costoso, tuttofare.

 

 

Componenti utilzzati e analisi pesi:

Motore Hyperion G2220-10, 88g

Ogiva Graupner 34mm

Elica 10/6 (Consumo intorno a 30A)

Servi Flap: cinesi 4 kg analogici con ingranaggio in metallo tipo 380max (non al livello dei migliori ma anche troppo potenti per quest'aliante)

Servi Alettoni: Corona 329MG digitali con ingranaggio in metallo (poco potenti, ronzano e consumano, ma precisi e veloci)

Servi Pianetti: MKS 9g digitali da 1,6Kg (ottimi)

ESC: flysky da 40A OPTO e superslim

Batteria: 3s1600mAh Turnigy Nano-Tech

UBEC 3A collegato al pacco batteria principale

 

VIDEO

In pendio a Bocca della Selva, condizioni deboli. Video di ottima qualità

 

 

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